One step away from Le Corbusier. Housing strategies in the XXI century - Two days of study and video projections artist Cristian Chironi

L'operazione fa parte del progetto ideato da Chironi con il titolo "My House is a Le Corbusier", sostenuto dalla Fondation Le Corbusier, con cui Chironi, artista poliedrico ed imprevedibile (e attualmente senza una casa di proprietà), sta contribuendo a tenere viva la memoria del maestro in modo certamente insolito. Come è possibile osservare nei video in mostra, Chironi si sta letteralmente immergendo in Le Corbusier, calandosi negli spazi da lui progettati fino ad assorbirne l'essenza più nascosta, traducendola in opere d'arte, installazioni, ecc.

L'esperienza ha preso avvio in Italia all'inizio di quest'anno dove Chironi ha abitato il Padiglione dell'Esprit Nouveau (1925) ricostruito a Bologna nel 1977, e successivamente a Parigi nell'appartamento al settimo piano dell'Immeuble Molitor dove Le Corbusier abitò dal 1933 al 1965.

Da Orani (Nuoro) parte un'esperienza itinerante

L'esperienza di Chironi parte da un episodio realmente accaduto ad Orani, suo paese d'origine, dove i nipoti del noto scultore Costantino Nivola (muratori di professione) avevano avuto la fortuna di realizzare la propria nuova abitazione su un progetto che Le Corbusier aveva regalato allo zio, suo amico intimo. Ma non se ne fece nulla, il progetto non piacque e fu realizzata una più tradizionale abitazione.

Cosa prova, invece, e sente l'artista abitando in una casa di Le Corbusier? Quali sensazioni trasmettono quegli spazi pensati, misurati per l'uomo "moderno", ispirati a un genere di confort nuovo, maniacale ed abbagliante, in linea con i tempi, con una vita dinamica, ma già densa di rischi? Chironi, ogni volta, entra nell'intimità delle case di Le Corbusier e imbastisce nuove storie, apparecchia nuovi punti di vista, invita il pubblico all'interazione diretta (durante i soggiorni il pubblico può prendere un appuntamento con l'artista e avvicinarsi all'opera di Le Corbusier), crea attenzione nel quartiere, mobilita idee e sentimenti sul tema dell'abitare, dei riti quotidiani, degli spazi che contemporaneamente chiudono e tessono esistenza.

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I video introducono alcuni temi ed argomenti che saranno oggetto di discussione nei giorni 10 ed 11 dicembre presso lo spazio espositivo "Le Murate. Progetti Arte Contemporanea" del Comune di Firenze dove si svolgeranno due giornate di studio a cura di Valentina Gensini e Patrizia Mello sul tema dell'abitare a partire da Le Corbusier con l'intento di valorizzare contributi e pensiero del maestro come nel caso della singolare esperienza artistica di Cristian Chironi allestita in questa sede.

I relatori: Susanna Caccia (docente di Restauro - DiDA), Cristian Chironi (artista), Maria Grazia Eccheli(docente di Progettazione - DiDA), Bénédicte Gandini (architetto conservatore Fondation Le Corbusier)Valentina Gensini (direttore artistico Le Murate. Progetti Arte Contemporanea e direttore scientifico del Museo del Novecento di Firenze), Ezio Godoli (docente di Storia dell'architettura II e III - DiDA), IsabelleMallez (direttrice dell'Institut français di Firenze e Console Onoraria di Francia a Firenze), Saverio Mecca(direttore DiDA - Dipartimento di Architettura - Università Firenze), Patrizia Mello (ricercatore e docente di Storia dell'architettura III - DiDA), Tommaso Sacchi (capo segreteria Cultura del Comune di Firenze),Corinna Vasic (docente di Storia dell'architettura II e III - DiDA), Andrea Volpe (ricercatore e docente di Progettazione - DiDA).